Una ripresa color smeraldo

Fingete per un attimo di essere uno studente universitario. Guardate avanti: le uniche certezze che si profilano all’orizzonte sono le date degli appelli. Fate fatica ad immaginare il periodo nel quale raggiungerete la laurea e ancora non pensate all’eventuale specializzazione. Lavoro? …siamo seri, come si fa a pensare seriamente al lavoro in un momento come questo? 

Due Fiere per fare il punto

Eppure, c’è chi ci pensa. E con grande serietà. Al punto da organizzare eventi fieristici di carattere nazionale che, stando ai dati ufficiali, fanno registrare una crescita impressionante anno su anno in termini di presenze di visitatori ed espositori. L’ultimo scorcio del 2011 ne ha visti due, in particolare, imporsi all’attenzione di studenti universitari, neolaureati, istituzioni dedite alla formazione e imprese. Due appuntamenti a periodicità annuale che vanno rispettivamente sotto il nome di Job&Orienta e di JobMeeting e che si differenziano per dislocazione geografica e obiettivi dichiarati. Il primo, organizzato a Verona nell’ultima decade del mese di novembre, ha tagliato quest’anno il traguardo della 21esima edizione. JobMeeting si è invece tenuto a Milano presso lo Spazio Funzionale Pelota Jaialai. Entrambi mirano a sviluppare il collegamento tra università e mondo del lavoro, a rinforzare i processi di orientamento e a mettere in comunicazione i giovani laureati e le imprese alla ricerca di nuovi talenti. E se a JobMeeting si può attribuire un carattere più “regionale” –Milano è già di per sé una piazza molto ampia diverso è il caso di Job&Orienta, che vanta il blasone di “Salone nazionale dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro”. 

Un’edizione all’insegna del verde 

Proprio in virtù del suo carattere nazionale, Job&Orienta è stato teatro della presentazione di GreenItaly, uno studio sulle prospettive occupazionali del settore “verde” che porta la firma di Symbola e di Unioncamere. I dati che emergono dalla lettura del rapporto sono piuttosto incoraggianti: fra le pagine di GreenItaly si legge ad esempio che il 38 percento delle assunzioni previste dalle aziende italiane nel breve periodo riguarda figure professionali legate alla sostenibilità. A quanto risulta, le figure più richieste sono quelle legate alle nuove tecnologie: auditor esperti in emissioni di gas serra, tecnici superiori per l’industrializzazione, esperti di statistica ambientale, risk manager… 

227.000 posti di lavoro

Naturalmente, lo studio va considerato con le cautele che devono sempre accompagnare le previsioni. Ma le cifre di cui si parla sono importanti, dal momento che sfiorano le 230.000 unità e che impattano per oltre il 70 percento il settore delle costruzioni, con uno sbilanciamento significativo in favore del meridione. Oltre ai dati di crescita, Green Italy ha messo però in evidenza anche un’incongruenza piuttosto pesante: pur se in presenza di forti disagi occupazionali, le aziende di tutta Italia hanno infatti segnalato notevoli difficoltà a reperire i candidati in più di un terzo dei casi. E questo perché anche fra i giovani laureati si fatica a trovare gli skill richiesti dalle nuove professioni. L’informazione, naturalmente, è stata raccolta a stretto giro dal mondo dell’istruzione, Università in testa: ed è lecito aspettarsi per l’immediato futuro una fioritura di nuovi corsi dedicati alle professioni del futuro. A conti fatti, quindi, il mercato del lavoro si tinge di verde. Un colore che, fra l’altro, incarna le tenui, ma ben riposte, speranze di ripresa. 

di Alessandro De Cristofori