Il mercato del franchising nelle Filippine

Manlio Urbano

Data

ott 02, 2013

Tra gli Stati appartenenti all’area ASEAN e più in generale del Sud-Est Asiatico, le Filippine attraversano un periodo di crescita economica particolarmente florido. Tutte le previsioni future per il Paese, già membro dell’ASEAN, sono particolarmente ottimistiche, dal momento che potrebbe diventare la più grande economia del Sud-Est asiatico entro il 2050 e la 14.ma a livello mondiale entro lo stesso anno. Non a caso, le Filippine rientrano nei cosiddetti Next Eleven, ovvero undici Paesi emergenti identificati da Goldman Sachs ad alto potenziale di crescita, che si pensa potranno giocare un ruolo chiave nello sviluppo economico globale; grazie anche ad un tasso di crescita superiore al 6% annuo e ad una economia con fondamentali solidi, il potenziale è davvero elevato.

Le Filippine rappresentano più di una semplice scommessa per gli investitori internazionali. La giovane età della popolazione (che complessivamente raggiunge i 104 milioni di abitanti), l’impetuosa crescita economica e il crescente potere d’acquisto dei consumatori costituiscono i principali fattori che hanno permesso al Paese di sperimentare un rapido percorso di sviluppo negli ultimi anni. Proprio l’elevata propensione al consumo rappresenta un formidabile driver di crescita per il Paese, soprattutto se si considera che sono proprio i consumi domestici, che coprono ben il 70% del PIL, a trainare l’economia locale. Secondo i dati forniti da Business Monitor International, tali spese attualmente si aggirano intorno ai 106 miliardi di $ Usa e l’ammontare complessivo delle vendite retail, che attualmente superano i 32 miliardi di $ Usa, dovrebbe  raggiungere i 39 miliardi di $ Usa entro il 2015. 

Il franchising, alla luce di tutti questi aspetti, offre enormi opportunità di business: il settore, che contribuisce con una cifra pari al 30% del totale delle vendite retail, nel 2011 ha sperimentato un tasso di crescita superiore al 17% e nella classifica recentemente stilata dal World Franchise Council, le Filippine occupano l’undicesimo posto in termini di fatturato a livello globale. Secondo le stime diffuse dalla PFA (Philippine Franchise Association), il turnover locale ha toccato quota 11 miliardi di $ Usa nel 2011 ed entro il 2012, il tasso di crescita potrebbe arrivare al 30%, fino a raggiungere una cifra complessiva pari ai 14.3 miliardi di $ Usa. Le Filippine, oltre a configurarsi come il Paese più giovane tra quelli collocati ai vertici nel ranking del World Franchise Council, hanno fatto registrare la crescita maggiore negli ultimi anni, se si considera che il valore del fatturato nel 2000 si attestava intorno ai 3.4 miliardi di $ Usa; è stato inoltre calcolato che il  franchising incide sul PIL nazionale con una cifra pari al 5%.  Sempre in base ad uno studio condotto dalla PFA, nel Paese si registra complessivamente la presenza di circa 1.300 brand, di cui circa 374, ovvero il 34% del totale, sono esteri. A testimonianza degli straordinari progressi del settore, basti pensare che solo dal 1995 al 2008, il numero dei franchising stranieri è passato da 47 a 340 unità, con uno spettacolare aumento del 623%. Tra i segmenti del franchising, il food, con un numero complessivo di brand che detiene il 42% delle quote di mercato, domina il settore, seguito dal retail (34% del totale) e dai servizi (24%). Oltre ai segmenti indicati, che continuano a presentare grandi opportunità, le possibilità di business più interessanti si registrano nei comparti relativi a: 

abbigliamento/moda; educazione/formazione; salute/benessere; entertainment; trasporti; telecomunicazioni; turismo e hospitality.

L’espansione del franchising filippino sarà sempre più forte negli anni a venire grazie ai seguenti fattori: 

  • le piccole aziende vedono nel franchising un ottimo strumento per l’avvio o il rafforzamento delle loro attività e il numero dei player, sia per le micro, che per le piccole e medie imprese, aumenta costantemente; 
  • la crescita dell’industria del BPO (Business Process Outsourcing) rappresenta ormai una costante dell’economia filippina, e si ripercuote positivamente all’interno del mercato del franchising;
  • la PFA intende incoraggiare la crescita del settore, grazie ad incentivi fiscali, sconti e sovvenzioni per franchisor e franchisee per l’avvio di attività; 
  • la quasi certa adesione delle Filippine al Protocollo di Madrid fornirà alle aziende locali uno strumento semplice ed economico, in grado di garantire la registrazione del proprio marchio in oltre 85 paesi stranieri; di conseguenza un crescente numero di brand filippini sarà incoraggiato a diventare globale. 

Da un punto di vista geo-strategico, le Filippine si configurano come una delle principali porte d’accesso al mercato asiatico, non solo per il franchising, di cui già oggi è un importante hub. Da non sottovalutare inoltre un importante aspetto culturale: le Filippine, a causa della dominazione spagnola prima e statunitense poi, si mostrano particolarmente ricettive nei confronti di modelli di consumo occidentali, in particolar modo per quelli italiani che godono di grande popolarità. Sarebbe dunque opportuno per le nostre imprese guardare a tale mercato con maggior interesse. 

Per contattare Manlio Urbano: m.urbano@octagona.com 

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