Ottimo 2006 per i Big del settore casa

Data

apr 20, 2007

Le grandi aziende italiane del mobile e dell''illuminazione hanno appena archiviato un ottimo 2006 e possono guardare al 2007 con ottimismo: i fatturati dei primi dodici gruppi del settore casa-arredo sono cresciuti in media dell'8,5%, passando da 2,119 miliardi a 2,3 miliardi di euro. Una netta inversione di tendenza rispetto al 2005, quando i ricavi, confrontati con i dati 2004, erano rimasti sostanzialmente fermi. I numeri sono molto simili anche per i primi sei gruppo del settore luce, che nel 20o6 sono cresciuti mediamente, dell'8,6%, passando da 796 a 865 milioni. Va ricordato, tuttavia, che per l'illuminazione la ripresa era iniziata già nel 2005, quando il giro d'affari complessivo era cresciuto del 7,5%.

Oltre ai fatturati, indica uno studio di Pambianco Strategie di Impresa, per il 2006, sulla base dei dati preliminari di bilancio, si può prevedere un miglioramento anche della redditività: per la casa-arredo l'ebitda (margine operativo lordo) dovrebbe crescere di uno o due punti percentuali rispetto alla media 2005, pari al 7,1% del fatturato. Meglio ancora dovrebbe andare alle aziende del settore luce: partendo dal 13,6% registrato nel 2005, l'ebitda potrebbe arrivare al 15%.

«La chiave del successo dell'industria del mobile e dell'illuminazione è la costante ricerca di innovazione e le continue iniezioni di creatività, da parte degli imprenditori e dei designer, spiega Carlo Pambianco, presidente della società di ricerche e analisi. È questo che hapermesso al sistema-arredo di uscire dalla fase di stagnazione e di conquistare nuove fette di mercati stranieri, nonostante l'agguerrita concorrenza, anche sleale, di alcune Paesi asiatici».

Ma come si spiega la maggiore redditività del settore luce? «Possiamo pensare a una logica simile a quella che sta alla base del successo degli accessori nel settore moda, risponde Pambianco. Una lampada costa meno rispetto a un mobile, pur restando nella stessa fascia di alta qualità, di autentico "lusso accessibile", proprio come una borsa costa meno di un abito da sera. Inoltre scegliere un mobile richiede più tempo e pone una serie divincoli per via dello spazio in cui va inserito, ad esempio. Una lampada invece è più versatile, si può mettere in una stanza e poi magari spostarla. E ogni tanto se ne può comprare una nuova. Non è esattamente la stessa cosa per una libreria, una camera da letto o un grande armadio. La spinta all'acquisto è maggiore peri complementi d'arredo e le aziende della luce ne hanno beneficiato».

Nel 2006 le prime cinque aziende della casa arredo, per fatturato, sono risultate Natuzzi (736 milioni di euro), Poltrona Frau (274 milioni), Chateau d'Ax (246 milioni), Molteni (242) e B&B (162). Seguono Calligaris (147), Softline (114), Nicoletti (102), Poliform (96), Kartell (82), Poltrone&Sofa (56) e Minotti (42). Le "lepri", quelle che sono cresciute di più, sono Minotti (+24% rispetto al 2005), Kartell (+2i,5%), B&B (+i8%), Poltrona Frau (+11,5%) e Poliform (+n,3vo).

Nel settore luce le prime sei aziende comprese nell'analisi Pambianco sono risultate iGuzzini, con 14,4 milioni di fatturato, Targetti (177), Disano (151), Beghelli (134), Artemide (108) e Flos (105). Le lepri in questo caso sono state Flos, cresciuta del 15,8% rispetto al 2005), iGuzzini (+14,4%) e Targetti (+12,4%), ma gli aumenti, anche per quanto riguardala redditività, sono stati uniformi e tutti a due cifre, tranne per Disano, cresciuta comunque del 4,2%, e per Beghelli, che ha visto una riduzione del 4% dei ricavi.

Estratto da Il Sole 24 Ore del 20/04/07 a cura di Pambianconews