Il mercatino dell''usato: E il libro usato invenduto va a finire in biblioteca

Data

set 23, 2009

Usato è bello e se la crisi attanaglia i portafogli a Genova, patria dell''acquisto ragionato, è già boom di affluenze per «Il mercatino dell'usato», storica catena di negozi in franchising con sede a Verona che ha aperto una nuova filiale nel capoluogo, 400 metri quadri al 15 rosso di via Rivale, nel quartiere della Foce, dove si può trovare davvero di tutto. All'interno dell'area commerciale sono esposte radio d'epoca, abiti di marchi alla moda e accessori e tra gli scaffali spesso si nasconde l'occasione. Chi ama il vintage può comprare una giacca di pelle con 10 o 20 euro, borsette griffate, altrove costosissime, a prezzi modici e biancheria per la casa ricamata a mano.
Al timone del nuovo Mercatino Jolanda e Sergio Dal Boni, marito e moglie con alle spalle una lunga esperienza nel campo della compravendita dell'usato. «Nel 1995 avevo aperto un Mercatino in via Corridori - ricorda Jolanda Dal Boni, responsabile del negozio di Genova - Eravamo in cinque in tutta Italia, ora la catena conta 170 punti vendita a livello nazionale». «La filosofia - dichiarano i proprietari - è quella del riutilizzo per evitare gli sprechi: quello che non serve a te può servire a qualcun altro».
Il meccanismo è semplice: i clienti portano gli oggetti da vendere e questi vengono scelti e poi esposti in conto vendita in attesa di un compratore. Il ricavato viene diviso al 50 per cento tra il proprietario e i titolari, che percepiscono la provvigione come intermediari.
Non solo moda e oggettistica al Mercatino dove la vera novità è lo spazio dedicato alla vendita di libri: best sellers di autori famosi e classici senza tempo venduti a prezzi bassissimi. Inoltre, in accordo con i venditori, i libri rimasti invenduti dopo 90 giorni di esposizione verranno donati alla biblioteca del circolo Arcipicchia di Sturla dove saranno messi a disposizione del pubblico. Una collaborazione, quella tra il circolo di Sturla e il Mercatino, che si estende anche all'attività di legatoria e restauro dei testi. Infatti, a chi è interessato a far rilegare vecchi volumi in cattivo stato, il circolo Arcipicchia offre lavori artigianali a prezzi «politici».

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