Editoriale 3° numero di Beesness: "La crisi? I consigli di Beesness per superarla"

Non passa giorno che i mass media non dedichino un articolo sulla crisi che attanaglia l’economia italiana e il mondo dell’impresa in particolare. Negli ultimi convegni a cui ho partecipato ho sentito spesso dire che le cose non vanno bene per noi perché c’è crisi. Altrettanto spesso però leggo sulla stampa economica italiana notizie di imprese che hanno superato questo periodo molto critico percorrendo processi o attività che difficilmente possono essere ordinati in categorie per essere poi utilizzate da altre imprese. Allora, come possiamo fare per uscire dalla crisi? Ogni impresa ha adottato una propria, specifica road-map, che le ha permesso di lasciare alle spalle la crisi. Ci sono aziende che hanno innovato i prodotti oppure hanno ricercato nuovi clienti, nel passato considerati non interessanti dal punto di vista economico. Aziende, dedite tradizionalmente a sfruttare il mercato interno, si sono riorganizzate e hanno cambiato strategia ricercando mercati o aree geografiche prima sottovalutati. Aziende di prodotti agricoli hanno dato una svolta alla loro attività accorciando la catena della distribuzione. Aziende della ristorazione hanno attivato nuovi canali per essere presenti in aree non prima sfruttate. Questi esempi li possiamo trovare in tutti i settori e, soprattutto, ad opera di piccole e medie imprese e non parlo solo di aziende che occupano una interessante nicchia del made in Italy. In tutti questi casi di ripresa di aziende italiane ho intravisto sempre un atteggiamento innovativo (passaggio dal vecchio al nuovo), una diversificazione di strategie (nuovi mercati target), un programma di inversione di tendenza (rinnovamento), nuovi canali di vendita (e-commerce), internazionalizzazione (nuovi mercati), ecc. Non è facile superare la crisi attuale, ma è una sfida che s’impone a tutte le imprese degne di questo nome. Intervenendo sulle risorse aziendali, sulle expertise già presenti o da reclutare all’esterno, accelerando sulla innovazione e sul rinnovamento, occupandosi di più dell’estero, trovando nuove sinergie e/o partnership con altre aziende, ecc.

Albert Eistein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla”.