Indagine qualitativa online per conoscere dai franchisor le prospettive delle loro aziende nel 2011

L’ottimismo dei franchisor italiani per il 2011 emerge dal 1° sondaggio online condotto da BeTheBoss Italia

Tra gli anni 70 e 90 del Novecento il franchising in Italia ha registrato continui aumenti dei principali parametri economici e organizzativi, ma attraverso uno sviluppo sfrenato e scarsamente professionale anche per la mancanza di una specifica legislazione del settore. A partire dal 2004, anno della emanazione della legge n. 129/2004 sulla regolamentazione del franchising in Italia, la crescita del settore si fa più riflessiva. Nel 2008 l’avvento della crisi finanziaria mondiale rallenta lo sviluppo delle attività economiche in Italia e nel mondo. E l’inversione della tendenza negativa non è ancora del tutto evidente. Nel 2009, nonostante la crisi, i franchisor hanno pur sempre registrato una buona tenuta delle loro attività rispetto all’anno precedente.

Secondo il Rapporto Assofranchising 2010, diffuso il 15 giugno scorso al 6° Congresso dell’Assofranchising, il franchising nazionale conferma un “dinamismo del settore a favore di un nuovo ciclo di espansione del franchising”: i dati presentano un ulteriore, positivo aumento degli indicatori del settore. In sintesi: il giro d’affari del franchising nel 2010 si attesta oltre i 22 miliardi di Euro con un + 1,8% rispetto al 2009; le insegne sono cresciute dell’1,6% e oggi sono 883; i punti vendita gestiti dai franchisee sono oltre 54mila con un aumento dell’1,3%; il dato riguardante l’occupazione presso i franchisee è di oltre 186mila unità, con un + 3,3% rispetto al 2009.

Per avere un’idea sulle prospettive del settore franchising per il 2011, BeTheBoss Italia e QuickFairs - organizzatori del Salone del Franchising di Piacenza - hanno condotto un’indagine qualitativa online - chiusasi in aprile - con la quale si invitavano i franchisor a fornire le previsioni del fatturato delle loro aziende per il 2011. Ebbene, sulla base delle risposte al sondaggio online, sono emersi dei segnali di ottimismo per il 2011 che fanno ben sperare per il consuntivo dell’anno in corso: il 70% dei franchisor si aspetta per il 2011 un fatturato in crescita e la percentuale raggiunge l’87,2%, se si considerano anche le risposte che prevedono un fatturato uguale al quello del 2010.  

 

I franchisor che hanno sede operativa nel Nord Ovest sono i più ottimisti sul fatturato del 2011:

Sede operativa

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud/Isole

Fatturato crescerà

84%

69%

64%

70%


I franchisor con reti a maggiore diffusione territoriale sono più fiduciosi in quanto a previsioni a breve scadenza:

Ampiezza rete (n° PV)

>20

21-50

51-100

101>

Fatturato crescerà

60%

87%

85%

88%

 

Tra le azioni che i franchisor intendono adottare nel 2011 per migliorare la performance delle proprie reti di franchising, emerge che il 75% dei rispondenti è impegnato ad aumentare l’innovazione dei prodotti e/o dei servizi; il 67,5% segnala una maggiore attenzione alle esigenze dei franchisee; il 63,4% dei rispondenti prevede un aumento delle azioni di marketing/pubblicità e il 55,3% intende incentivare l’offerta di affiliazione.

 

In sintesi, dai dati rilevati con l’indagine online BeTheBoss Italia e QuickFairs emerge che il franchising italiano è riuscito a reagire bene alla crisi economica e al ristagno del commercio in generale e che la forza del “network” è un fattore determinante per superare la crisi e per proiettarsi nel mercato con maggiore determinazione in futuro e occupare spazi alla concorrenza.  

Per concludere, forniamo il profilo del campione dei franchisor che hanno risposto alle domande del questionario online per conoscere il settore merceologico delle loro attività, la classe di ampiezza delle reti (n° di franchisee gestiti) e l’ubicazione geografica delle sedi operative.

Il 68% dei rispondenti opera nel settore del franchising di servizi (così riparti: 64% servizi vari e 36% ristorazione): ristorazione, servizi specialistici alle persone e alle imprese, centri estetici, agenzie viaggio, internet e telefonia, formazione e consulenza, ecc. Il 32% è attivo nel franchising di prodotto: abbigliamento, calzature e pelletteria, arredo, prodotti specialistici, ecc.

Il 60% gestisce reti di franchising fino a 20 punti vendita, il 31% si trova nella classe da 21 a 80 punti vendita e il 12% gestisce reti di oltre 81 punti vendita.

La sede operativa dei rispondenti si trova per il 42% nell’Italia del nord, per il 29% nel Centro Italia e per il 29% nel sud e nelle isole.

 

Giuseppe Bonani