La pubblicità online cresce in Europa

Data

lug 16, 2007

Un rapporto di Forrester getta una luce rosea sul mercato dell''internet advertising. Entro il 2012 il valore annuale di questo settore nel Vecchio Continente raggiungerà i 16 miliardi di euro. Mentre crescono le ore dedicate al web, diminuiscono quelle per la tv. E l'Italia cerca di colmare il gap.

La pubblicità su internet è in netta crescita, anche nel Vecchio Continente. Un rapporto di Forrester – società di ricerche di mercato – stima che il valore annuale di questo mercato a livello paneuropeo raggiungerà i 16 miliardi di euro entro il 2012, più che raddoppiando rispetto al 2006. In particolare, secondo il rapporto, le inserzioni online conquisteranno il 18 per cento del mercato pubblicitario rispetto all'attuale 9 per cento.

Oggi in Europa il 52 per cento della popolazione naviga in modo regolare e passa più tempo su internet che davanti alla tv. In particolare gli utenti trascorrono online più di 14 ore a settimana, contro le 11,3 passate davanti al televisore e solo 4,4 impegnate a leggere giornali o riviste. Un sorpasso dell'internet sul vecchio tubo catodico che mostra anche come i due tipi di consumo tendano a essere inversamente proporzionali: il 36 per cento di chi va sul web dichiara di dedicare meno tempo alla tv.

Per quanto riguarda la segmentazione della pubblicità online, la parte del leone la fanno ancora i motori di ricerca, con i loro link sponsorizzati; seguono i cosiddetti display advertisment (banner ecc) e le e-mail. "Dopo cinque anni di timido affacciarsi sul marketing online, le aziende hanno capito il valore della Rete per acquisire clientela, fidelizzarla ed espandere il mercato" ha commentato il rapporto.

Certo l'Europa è ancora indietro rispetto agli Stati Uniti. Secondo un rapporto di PricewaterhouseCoopers, gli States si riconfermeranno nei prossimi anni il primo mercato al mondo in questo settore, raggiungendo i 35 miliardi di dollari nel 2011. Qui nel 2006 il fatturato della pubblicità online ha raggiunto i 17 miliardi di dollari, in crescita del 35 per cento rispetto all'anno precedente. Il 40% di questo mercato, ovvero 6,7 miliardi di dollari, sono stati rastrellati dai motori di ricerca, e in particolare da Google. Anche se molte speranze vengono riposte anche nel video advertising, spinto dal diffondersi della banda larga, che nel 2011 raggiungerà ben 89 milioni di statunitensi.

E per quanto riguarda l'Italia? "E' vero che siamo un po' indietro rispetto a Gran Bretagna, Francia e Germania (anche se siamo davanti alla Spagna); nel complesso comunque il nostro paese sta recuperando velocemente il gap" commenta a VisionPost Layla Pavone, presidente di Iab Italia. "Abbiamo registrato infatti 17 mesi di crescita continua, con un tasso del 45 per cento. Anche le aziende italiane si sono rese conto dell'efficacia dell'advertising online e stanno aumentando il budget ad essa dedicato". Secondo i dati di Assocomunicazione, l'anno scorso il valore di questo mercato nel nostro paese ha toccato i 495 milioni di euro, motori di ricerca inclusi. Per quest'anno si stima di arrivare ai 750 milioni di euro.