Tasse e imprese: largo ai giovani

C’è un punto della recente manovra economica del governo al quale, a nostro avviso, non è stata dedicata sufficiente attenzione: la tassazione forfettaria al 5% per i primi cinque anni di vita per le imprese create da persone con età inferiore ai 35 anni o in mobilità. Tutto il mondo delle imprese è consapevole che la priorità per il Paese è tornare a crescere salvaguardando l’equilibrio dei conti dello Stato. Occorre dunque pensare a cambiamenti strutturali del nostro sistema economico e sociale, che premino l’efficienza, il merito, la libertà d’impresa, la concorrenza, l’energie migliori e le nuove idee. Un sistema che riporti produttività e competitività nelle aziende e nuovo potere d’acquisto per le famiglie. La fiscalità agevolata per i giovani imprenditori si inserisce in questo quadro, contribuendo a favorire l’autoimprenditorialità, uno dei motori essenziali per qual cambiamento culturale e di indirizzo senza il quale la crescita diviene molto più difficile.
Nel mondo della distribuzione questa misura può risultare particolarmente efficace per dare un nuovo impulso di modernità al tessuto di piccole e medie imprese commerciali. Può avere, inoltre, positivi risvolti occupazionali, che saranno il frutto, oltre che delle assunzioni in senso tradizionale, anche della conseguenza naturale di una “imprenditività dal basso” che va incoraggiata e favorita. In particolare nel franchising, una componente di grande rilevanza della distribuzione che combina efficacemente il dinamismo dell’imprenditoria diffusa con la capacità di sistema su larga scala dell’impresa strutturata, tale misura è densa di possibili ricadute positive. Questa formula, trasversale nel settore sia dei servizi che dei prodotti a ogni forma di auto imprenditorialità, si sviluppa in modo semplice: attraverso la costituzione di almeno una ditta individuale, o di una micro, piccola o media impresa oppure attraverso un lavoro autonomo che evolve verso modalità più strutturate. E’ di misure come questa che il Paese ha bisogno.

Graziano Fiorelli – Presidente di Assofranchising

Giovanni Cobolli Gigli – Presidente di Federdistribuzione

Fonte: Assofranchising

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