Charlize Theron per Breil

Data

set 20, 2007

Tempi duri per le modelle. Oggi a lanciare i prodotti sono le attrici, richiestissime da tutti i marchi sia della moda che degli accessori. Charlize Theron, ad esempio, è stata ingaggiata da Breil Milano (top secret la cifra) e sarà la testimonial della prossima campagna pubblicitaria.

Il contratto per il momento è stato firmato per i prossimi due anni e, come spiega il managing director Gianni Pieraccioni, rientra in un programma di «riposizionamento verso l’alto del prodotto. Abbiamo deciso di impreziosire orologi e gioielli e di alzare il target della nostra clientela. Il settore ha vissuto anni un po’ difficili, ma ce la siamo cavata egregiamente, guadagnandoci nuove quote di mercato. Adesso è ora di dare un’altra svolta». La bellissima attrice sudafricana, commenta Pieraccioni «è la seconda al mondo dopo Nicole Kidman. Interpreta perfettamente il tipo di donna che indossa Breil: eclettica, poliedrica, sofisticata e pragmatica al tempo stesso. Le attrici, a differenza delle modelle sono persone reali, colpiscono l’immaginario collettivo, diventano simboli molto più facilmente». E a pensarla così, nel campo della moda, ormai sono in molti. La caccia all’attrice giusta, insomma, è aperta.

Nell’operazione di riposizionamento del marchio Breil verso l’alto, è prevista anche una forte crescita a livello distributivo. Inoltre, buona parte della produzione avverrà in Svizzera e non più in Cina «per garantire un livello di qualità veramente elevato». Dai venti attuali negozi, Breil conta di arrivare a cinquanta entro i prossimi due anni. Punti vendita che, spiega il managing director Gianni Pieraccioni «propongono un vero e proprio lifestyle, che parte dagli orologi e dai gioielli e arriva a profumi, occhiali e pelletteria». La scorsa settimana sono state presentate le nuove linee di pelletteria ed eywear. La prima verrà disegnata e prodotta direttamente da Binda, società proprietaria del marchio Breil. Come spiega Marcello Binda, Ceo e Direttore Stile dell’omonimo gruppo: «Da tempo pensavamo ad una linea di pelletteria di altissima qualità ed eleganza. Crediamo che questo progetto sia fondamentale per ampliare le potenzialità della marca e abbiamo deciso pertanto di creare una divisione interna pienamente dedicata allo sviluppo dello stile e del prodotto Breil Milano Leather». In quanto agli occhiali, Breil ha firmato un contratto di licenza con Eyevit Distribuzione, società che, racconta Binda, «ha una struttura che ci ricorda la nostra azienda dei primi anni: una società dalle dimensioni contenute ma fortemente dinamica, al passo con i tempi e con tanta voglia di affermarsi». Binda, proprietaria oltre che dei marchi Breil Milano e Breil Tribe, di fascia più bassa, possiede anche il brand Wyler Genève e distribuisce D&G Jewels, Trudi Jewels, Nike Timing, Seiko, Lorus e Paris Hilton Watches. Il fatturato del 2006 ha raggiunto 253 milioni di euro e per quest’anno la cifra prevista è di trecento milioni. Pieraccioni ci tiene molto a sottolineare che «noi siamo una vera e propria multinazionale italiana, magari non tutti lo sanno ma a in Italia siamo i secondi, dopo Bulgari. Siamo leader nel mercato del lusso contemporaneo».

Oltre ai negozi Breil, il gruppo Binda attualmente ha cinque punti vendita B Hip, dove distribuisce tutti i suoi prodotti: «Anche in questo settore abbiamo progetti espansivi e nel prossimo futuro contiamo di arrivare ad avere cento negozi B Hip suddivisi tra franchising e proprietà».

La storia della società è cominciata un centinaio di anni fa, quando Innocente Binda ha aperto un piccolo negozio di orologeria sul Lago Maggiore. L’intraprendente orologiaio capisce presto che per mandare avanti gli affari bisogna andare in città e si trasferisce a Milano. Nel 1932 incomincia a vendere gli orologi Wyler Vetta e nel 1935 i Breil. Nel 1994 il marchio aveva però perso l’antico smalto che verrà ritrovato grazie alla famosa campagna pubblicitaria con il claim: «Toglietemi tutto ma non il mio Breil». Nel 1997 comincia la distribuzione del marchio Seiko, tre anni dopo in scuderia entra Lorus, e poi è la volta dello sport, con la distribuzione degli orologi Nike. Nel 2000 il contratto con Dolce&Gabbana per distribuire gli orologi firmati dalla coppia di stiliti. Cambia il claim che diventa: «Don’t touch my Breil». E oggi tocca a Charlize Theron, la superstar di Hollywood.