Lunedì nero per le Borse, tonfo in Asia

Data

gen 21, 2008

A Tokyo il Nikkei perde il 3,86%, ai minimi da ottobre 2005. Delude il piano di sgravi fiscali di Bush

MILANO - La paura della recessione americana, innescata da una crisi dei mutui più grave del previsto, e la delusione per il piano di stimolo all'economia presentato venerdì dal presidente Usa George W. Bush, hanno provocato un vero terremoto in Borsa. Pesanti i cali sui listini, dall'Europa all'Asia, dove il Nikkei di Tokyo ha perso il 3,86%, tornando ai livelli dell'ottobre 2005.

EUROPA - Sin dalle prime battute i listini europei sono apparsi in difficoltà, mentre Wall Street resterà chiusa per il Martin Luther King Day. Il Dj Stoxx 600, indice di riferimento sui mercati del vecchio continente, è ai minimi, in calo dell’1,3%; le vendite si concentrano soprattutto sulle banche: Bnp Paribas arretra del 4%, Ubs del 3,6% e Société Générale del 5,1%. Le flessioni sono quasi ovunque ben superiori ai due punti percentuali (oltre il 2,5% a Londra e Francoforte, mentre Parigi scivola di oltre il 3,2%).

PIAZZA AFFARI – Soffrono, ovviamente, anche gli indici di Milano: a pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni il Mibtel perde l'1,77% e lo S&P/Mib cede l'1,92%. Sul mercato non si trova un solo segno positivo. A guidare i ribassi sono Prysmian (-5,62%), seguita da Alitalia (-3,96%) e da Luxottica (-3,30%). Giù anche i bancari con Unicredit (-2,67%), Popolare di Milano (-3,48%), Mps (-3,19%), Mediobanca (-2,81%) e intesa Sanpaolo (-1,87%). Bersagliato dalle vendite anche il comparto assicurativo dove Generali perde oltre tre punti percentuali (-3,46%), Fondiaria il 2,99%, Mediolanum il 2,04%. Arretrano Anche Saipem (-3,91%), Fiat (-2,51%), e Mediaset (-2,50%).

TONFO IN ASIA - La settimana finanziaria si era aperta con il tonfo delle principali Borse asiatiche, che hanno vissuto i peggiori ribassi dall'attacco alle Torri Gemelle, l'11 settembre del 2001. A Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso con un calo del 3,86%, ai minimi dall'ottobre del 2005. A far crollare il listino è stata la delusione per il piano di rilancio dell'economia annunciato dal presidente americano George W. Bush venerdì pomeriggio. Intense le vendite sui bancari e in generale sulle blue chip per un piano di incentivi e sgravi fiscali da quasi 150 miliardi di dollari in tagli di tasse considerato inadeguato dalle Borse: i mercati temono che non basti per prevenire la recessione.

IN 20 GIORNI -13% - L'indice Nikkei ha terminato la seduta in ribasso del 3,86% a 13.325 punti. Dall'inizio dell'anno l'indice ha perso circa il 13%. «Molti dei problemi di oggi derivano dal fatto che il Giappone si aspettava molto dal piano economico presentato venerdì», osserva un broker. Forti i ribassi anche sulle altre Borse asiatiche: in profondo rosso Hong Kong (Hang Seng in calo il 4,5% circa) e Singapore (-3,80% il Singapore Straits).

INDIA E CINA - L'indice di Shanghai è scivolato sotto la soglia dei 5.000 punti (perdendo oltre il 5%) sui timori per i livelli di liquidità dopo che Ping An Insurance, la seconda compagnia assicurativa del Paese, ha annunciato un importante piano di emissione di nuove azioni e obbligazioni. Clamoroso il crollo della Borsa indiana, in calo addirittura del 9%, portando al 15% le perdite dal 10 gennaio scorso. Si tratta del calo più accentuato da circa quattro anni.

http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_21/borse_crollo_9a152c58-c7f3-11dc-8c83-0003ba99c667.shtml