La ripresa economica passa dalle Piccole e Medie Imprese

Data

ago 31, 2007

La comunicazione, il benessere e il tempo libero, l’edilizia e l’alimentare. Secondo l’Osservatorio congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa realizzato da Confartigianato, sono questi i segmenti che stanno trainando il settore dell’artigianato. La riprova arriva dal fatto che tra gennaio 2002 e marzo 2007 si è visto globalmente lo sviluppo di 110.740 imprese. Per contro, i trasporti, l’autoriparazione, il legno-arredo e i servizi stanno soffrendo molto.
Classifica a parte, un aspetto che emerge dall’analisi è che all’interno della crisi generalizzata che ha caratterizzato gli ultimi 4 anni, il modo di reagire delle piccole imprese ha seguito vie differenti, anche di molto, in funzione del settore di attività.

Complessivamente, dal primo trimestre del 2002 al primo trimestre 2007 è stato registrato un incremento di 42.554 unità produttive, che equivale a una crescita del 3%. Alla stessa maniera, ha acquisito più spessore la forma giuridica delle imprese: le società a responsabilità limitata sono aumentate di 33.000 unità.

Le imprese che invece incontrano la maggiori difficoltà sono quelle che operano alcuni comparti tradizionali del manifatturiero i quali nel periodo di riferimento hanno fatto registrare una diminuzione di 20.013 aziende. In affanno anche alcuni settori dei servizi, con un calo di 16.922 aziende nelle riparazioni e di 6.355 nei trasporti.

Un aspetto rilevante è che, oltre ad assicurare la crescita del numero di imprese, l’artigianato ha trainato anche l’occupazione: infatti tra il 2001 e il 2006 il tasso di crescita degli addetti è oscillato dall’8% al 2,4%, mentre per il resto delle imprese queste percentuali sono scese dal 3,9% al di sotto dell’1%.

Ma soprattutto, dal gennaio 2002 a marzo 2007, l’artigianato è riuscito a cogliere alcune opportunità di sviluppo dai nuovi stili di vita dei consumatori. Oltre all’edilizia (+ 83.971 aziende), si è registrato un boom di piccole imprese anche in nicchie produttive nelle nuove filiere del gusto: prova ne è che le imprese del settore alimentare sono cresciute di 12.366 unità. Segno positivo anche per la tutela dell’ambiente che insieme alle attività artistiche e a quelle legate ai settori della pubblicità e degli audiovisivi hanno visto l’incremento di 5.051 aziende. Nei settori del benessere e del tempo libero si è verificato un aumento di 4.927 aziende. In crescita anche le aziende di Information & Communication Tecnhnology, che hanno incrementato il loro totale di 2.517 imprese unità.

“Tra il 2006 e il 2007 – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – l’artigianato e le piccole imprese hanno colto i primi segnali della ripresa in atto nell’economia. Alcuni settori l’hanno già intercettata, ma altri devono ancora lavorare per trasformarla in crescita. Proprio per questo è necessario che gli interventi del Governo sostengano gli sforzi dei nostri imprenditori volti a mantenere e migliorare la capacità competitiva”.

Fonte: www.PMI-Business.it