FRANCHISING: il punto di vista dei Franchisee

Silvio Zannoni

Data

set 10, 2012

Motivazioni a mettersi in proprio

I rispondenti al sondaggio hanno dimostrato un forte interesse a mettersi in proprio nonostante la fase economica difficile in cui si trova il Paese. Il 63,2% dei rispondenti dichiara che l’obiettivo è quello di “diventare il capo di se stesso” (se si considera anche la modalità “abbastanza d’accordo”, la percentuale arriva al 93,6%). Chi si sente portato per un lavoro da imprenditore conta per il 20,9%, mentre chi intende guadagnare di più come imprenditore conta per il 26,1%.

Ostacoli a mettersi in proprio per i Candidati

Nelle risposte a questa domanda il campione si divide tra quelli che trovano difficoltà non dipendenti dalla loro volontà e quelli che segnalano difficoltà “per ragioni di mercato”. L’ostacolo principale per l’avvio di nuove attività è identificato nell’iter burocratico per lo start up aziendale dal 41,9% dei rispondenti. Il 37,8% lamenta che il sistema creditizio italiano non viene incontro alle necessità di chi vuole mettersi in proprio. Il 37,1% dichiara di non aver trovato ancora l’idea giusta da sviluppare.

Conoscenza delle agevolazioni burocratiche fra i Candidati

Il 47,1% dichiara di non conoscere i dettagli del decreto sulle liberalizzazioni che offre ai giovani con meno di 35 anni la possibilità di formare una S.r.l. con capitale di 1 €. Il 45,4% dichiara di non aver mai sentito parlare della possibilità di avviare un’attività imprenditoriale presentando la dichiarazione di inizio attività in via telematica. Questa mancanza di informazioni è sicuramente dovuta al fatto che gli enti pubblici non promuovono adeguatamente queste iniziative che sono di grande importanza

Interventi prioritari - Il punto di vista dei Candidati

Il 30,4% dichiara che è della massima urgenza eliminare le barrire burocratiche e rendere così più agevole l’avvio di una impresa. Il 28,8% dichiara molto urgente che le istituzioni forniscano finanziamenti a chi vuole mettersi in proprio. Il 16,4% vorrebbe una legislazione ad hoc per il finanziamento di chi vuole mettersi in proprio. Il 13,0% dichiara mediamente urgente il supporto delle Camere di Commercio per individuare fondi pubblici a cui accedere. Il 11,3% ritiene abbastanza importante l’istituzione di sportelli informativi presso le Camere di Commercio.

Interventi prioritari - Il punto di vista degli Imprenditori

Il 38,2% dai rispondenti al sondaggio ritiene prioritaria una radicale riforma legislativa per ridurre gli adempimenti burocratici; il 16,8% richiede con urgenza agevolazioni statali per il finanziamento delle nuove start up; il 22,7% propone di introdurre una normativa che favorisca il finanziamento di nuove idee imprenditoriali; il 12,2% riterrebbe utile come prima cosa l’istituzione di sportelli informativi per muoversi nei meandri della burocrazia e il 10,1% vorrebbe poter contare sulla consulenza delle Camere di Commercio per l’accesso al credito.

L’opinione dei Candidati sulla formula Franchising

Il 47,0% dichiara che, entrando in una rete di franchising, il rischio di impresa è minore e calcolabile rispetto ad altre iniziative imprenditoriali. Il 24,0% giudica il franchising poco attraente per chi vuole mettersi in proprio perché si deve sottostare a delle regole stabilite da altri. Questa affermazione è un po’ in contrasto con l’essenza del franchising poiché la lunga operatività nel mercato e l’esperienza maturata dal franchisor, esplicitate in un manuale operativo, prevedono delle regole precise per il vantaggio di tutti i componenti della rete di vendita.

Le criticità incontrate da chi si è già messo in proprio

Il 67,7% dei rispondenti segnala la totale mancanza di supporto da parte delle Istituzioni. Il reperimento dei finanziamenti per iniziare un‘attività conta per il 59,0% delle riposte. La mancanza di agevolazioni fiscali nell’avvio dell’impresa è segnalata dal 46,1% dei rispondenti. Il 24,0% lamenta i tempi necessari per adempiere le pratiche burocratiche.