Londra ed i temporary shop per lo sviluppo Retail italiano

Federico Fiorentini

Data

mag 07, 2015

Un eccellente convegno organizzato da Confimprese - Retail Business in UK- ha ulteriormente confermato quanto da noi sostenuto da tempo circa la qualità del mercato Retail inglese, soprattutto per le imprese Italiane
Leggendo il comunicato molto interessanti sono le conclusioni : «Riassumendo – conclude Resca – molti i top driver che dovrebbero convincere le catene italiane a investire nel Regno Unito, compreso il fatto che essendo un mercato maturo garantisce migliore affidabilità di investimento ai retailer. Da non sottovalutare comunque, tra i venti contrari il costo degli spazi e del personale, la forte concorrenza nel retail, le fluttuazioni della sterlina».
Mi permetto però di aggiungere che vi sono problematiche non usuali per le aziende distributive italiane che sono:

  • lungaggini contrattuali;
  • necessità di avere società UK che abbiano già un credit score positivo;
  • investimenti importanti anche in termini di locazioni anticipate.

Vi sono molti esempi attuali che vanno dal grande brand al piccolo imprenditore con mesi di attesa per arrivare alla firma del contratto e relativo inizio attività.

«Premesso che negli ultimi due anni in Europa – dichiara ancora Mario Resca, presidente Confimprese – su due negozi aperti uno ha chiuso, nel ranking europeo Londra è la top location per i retailer internazionali (234), seguita da Parigi (218), Mosca (197), Milano (174) e Madrid (150). Alla base del successo della capitale inglese un cocktail di ingredienti, che ne decretano l'alto gradimento da parte degli investitori stranieri: dimensione e maturità del mercato, numero di consumatori, trasparenza, contesto fiscale favorevole, tanto che le previsioni per i prossimi tre anni, 2015–2018, non lasciano spazio a dubbi: +34% di incremento delle vendite di prodotti mainstream e premium, +32% del lusso (...)»

Quindi .. avere le vetrine nel posto giusto, che a Londra significa essenzialmente presidiare la West End comprensiva di Oxford Street, Regent Street, Bond Street e Covent Garden, è strategico e prioritario per i retailer internazionali. Anche a prezzi sbalorditivi..

La soluzione che abbiamo elaborata è quella del Temporary Store - Il negozio a tempo, o negozio temporaneo (pop-up store, pop-up retail o temporary store in americano, pop-up shop in inglese britannico), è un punto vendita di concezione relativamente recente, che importa in Italia una tendenza nata negli Stati Uniti e nel Regno Unito (cit. Wikipedia).
Tra l'altro abbiamo in Italia Associazioni e professionisti ben strutturati e competenti, ma il mercato Anglosassone è il vero punto di svolta.

I vantaggi sono molteplici:

  • flussi pedonali straordinari;
  • propensione del cittadino inglese all'acquisto, anche e soprattutto compulsivo;
  • visibilità enorme che si crea tramite la presenza del brand presso un pop store;
  • possibilità di vendita immediata;
  • abbattimento parziale di costi fissi quali i canoni anticipati di affitto immobiliare.

Comunque apparentemente .. piccoli e transitori, questi negozi sono spesso in grado di attirare l'attenzione dei consumatori. Essi compaiono in zone particolarmente in vista della città, proponendo le ultime novità, ma non è solo così perché per esempio Max Mara ha un importante Temporary in Old Bond street.

Aprire un negozio temporaneo, dopo un'attenta ricerca di mercato (ci sono società specializzate) tra le varie opportunità possibili significa:

  • mettere una bandierina nel locale mercato immobiliare
  • dà la possibilità agli agenti immobiliari di vedere e testare la formula ed il prodotto
  • li rende meno scettici rispetto alla new entry sul mercato delle location Britanniche
  • facilita eventuali trattative di rent già iniziate o da iniziare

Se vuoi aprire velocemente ..questa dovrebbe essere la strada migliore.


Federico Fiorentini

Managing Director Fides Srl

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