Avviare un'attività indipendente – i 10 pro e contro

Le persone con l’ambizione di mettersi in proprio, oggi, hanno a disposizione molte e diverse possibilità: commerciante indipendente, distributore o rivenditore commerciale, affiliato, partner, venditore diretto e altre ancora. Ogni opzione presenta vantaggi e svantaggi, che devono essere valutati molto attentamente. Ogni tipo di attività ha le sue caratteristiche e le sue prerogative e le decisioni che i candidati imprenditori devono prendere sono le più diverse. 

Vediamo, allora, quali sono i passi, ed i pro e contro, che la persona deve compiere nel caso in cui decidesse di aprire un punto vendita da operatore indipendente

PRO CONTRO
1. Nella fase iniziale di start up, il futuro operatore è assolutamente indipendente e ha il controllo delle decisioni da prendere e fissare gli obiettivi da raggiungere. In altre parole: “il padrone sono io”. 1. Se non possiede una precedente esperienza di lavoro, avrà sicuramente delle difficoltà a definire nei minimi dettagli tutti gli aspetti e le impostazioni da dare alla sua futura attività. Un errore abbastanza comune è quello di sottovalutare l’investimento da fare.
2. 

L’operatore indipendente è libero di decidere l’ubicazione del proprio punto vendita. 

 

 

 

2. 

La scelta della location è importante poiché l’esperienza insegna che è un elemento che può determinare il successo o il fallimento dell’operazione. Pensiamo alla ricerca e alla selezione del locale di vendita e allo studio da compiere per la conoscenza del bacino di utenza più appropriato in rapporto all’offerta di prodotti. L’operatore indipendente non può contare su un supporto o su un’assistenza esterna specialistici. 

3. 

L’operatore indipendente deve creare la propria insegna, che sarà riconosciuta solo a livello cittadino se non, addirittura, di quartiere. I consumatori sono consci che si tratta di un’attività locale e di proprietà di un individuo della comunità locale.

3.

L’attività preparatoria per aprire un punto vendita indipendente è lunga e complessa anche per la presenza di una pesante burocrazia delle amministrazioni locali in merito all’apertura.
Le tipologie di attività - vendita di prodotti, offerta di servizi vari, ristorazione, ecc, - presentano difficoltà diverse. 

4.

Il commerciante indipendente è libero di scegliere l’assortimento di prodotti da offrire alla clientela dell’area di incidenza del punto vendita.

 

4.

L’operatore singolo ha un compito molto importante: selezionare con attenzione i prodotti offerti dai fornitori, cercando di spuntare i migliori prezzi. Soprattutto all’inizio dell’attività, le limitate quantità ordinate dai vari fornitori non potranno godere di sconti di quantità. Altro aspetto importante è la presentazione dei prodotti nel locale.

5. 

Ancora una volta, se il settore di attività è conosciuto, l’operatore ha idee precise sul potenziale di mercato

5.

Se il neo imprenditore non conosce a sufficienza il mercato dovrà, ineluttabilmente, spendere fondi propri per arrivare a valutare la potenzialità di vendita dei prodotti offerti.

6.

La pubblicità e le comunicazioni locali sono a totale carico dell’operatore indipendente. Egli deve ideare e produrre i propri supporti pubblicitari e selezionare i più opportuni media. Anche in questo caso, una pregressa attività in un’operazione similare può essere utilissima. 

6.

L’attività sarà totalmente non collaudata e non testata nel mercato di riferimento.

 

 

7.

L’attività sarà basata o costruita, preferibilmente, sulle abilità o sulle pregresse esperienze dell’operatore. La gestione del punto vendita dipenderà totalmente dalle capacità gestionali e manageriali, in caso di utilizzo di personale di vendita, del titolare. 

7.

Un’attività indipendente comporta un lavoro molto lungo per affermare i prodotti o i servizi offerti e costruire un’accettazione generalizzata da parte della comunità locale. Fintanto che l’attività non si sia affermata, l’impegno dell’operatore è totale e la concentrazione non ammette pause.

8.

L’operatore ha il controllo giornaliero degli incassi e degli indici sulle merci gestite e deve dotarsi di un software che gli permetta di gestire tutti gli aspetti finanziari dell’operazione.

8.

Una piccola o media attività commerciale non può disporre di quegli strumenti che sono utilizzati dalle aziende medio-grandi.

 

9.

L’operatore singolo è totalmente libero di vendere o di cedere a terzi come meglio crede e in ogni momento l’attività. Nessuno ha il diritto di far cessare l’attività finché l’operatore è in grado di fare fronte ai propri impegni. 

9.

L’operatore indipendente deve trovare da solo l’acquirente della propria attività e cercare di spuntare il massimo ritorno sulla base della storia del negozio.

 

10.

Non deve dipendere da nessuno e può decidere in piena autonomia.

10.

Si assume tutto il rischio imprenditoriale dell'iniziativa.

 

Riproduzione vietata - Copyright © 2014 - 2008 by Franco Angeli S.r.l., Milano. Titolo dell’opera di Giuseppe Bonani: “Come mettersi in proprio con il franchising”.